Il capolavoro definitivo di Nicolas Winding Refn. Il regista danese tira fuori tutto il suo lato surreale e filosofico in un horror che non ha gli stilemi degli horror. Come nei suoi ultimi lavori, Refn utilizza un genere per portare lo spettatore nel suo mondo. Il film non è spaventoso per quello che viene messo in scena, inquieta a tratti ed ha un messaggio molto chiaro: l’unica cosa che conta è la bellezza, la pura bellezza. Per questo motivo vi sono state critiche feroci per via della lentezza e per non aver rispettato le aspettative. Quando invece è proprio il rovesciamento delle aspettative la chiave dell’unicità di questa gemma che accompagna una sostanza pregna ad una forma impeccabile. Per Refn è la bellezza a muovere il mondo; le persone sono sconvolte dall’ estetica impeccabile della protagonista, ne sono quasi soggiogate. Lei all’inizio innocente e col sogno di sfondare nel mondo della moda, comincia a poco a poco a prendere coscienza dell’influenza che lei ha sugli altri. Quasi come se fosse una strega; si sente in alcune parti l’influenza che le opere di Dario Argento ( Suspiria su tutte) hanno avuto per Refn. La rappresentazione della moda è terribile ed angosciante. Una vita di sacrifici e di grandi privazioni che dura lo spazio di un battito di ciglia, in cui il rimpiazzo è magari l’amica più giovane ed attraente. Meravigliose le scelte del cast con Elle Fanning nel ruolo della vita ed un sorprendente Keanu Reeves in una veste molto disturbante. Un consiglio è di immergervi in questo film perché Refn è veramente un autore originale che riesce dare il cinema un tocco di surreale senza estraniare lo spettatore dal messaggio presente nell ’opera. Ciò che lo rende a tutti gli effetti l’erede di David Lynch.
The Neon Demon
