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L’albero degli zoccoli è un film che, nel 1978 ha vinto al Festival di Cannes e racconta la vita dei contadini nelle campagne bergamasche. Ambientato in una casa condivisa, ai tempi, da cinque/sei famiglie che alla sera si radunavano per pregare e ascoltare storie raccontate dai più anziani, nonni di diversi bambini. Il film diretto da Ermanno Olmi e’ composto da contadini veri che parlano solamente in dialetto bergamasco: gode quindi di una recitazione volutamente piatta e mai sopra le righe. Un esempio di cinema “minimalista” italiano inventato dal francese Robert Bresson. Questo è un film che ti mostra nel dettaglio la vita nel secolo scorso, nelle campagne, come il raccolto ed altre attività erano ritenute molto più importanti di quanto lo sono ora. Si può notare come erano “abituati” a pregare anche diverse volte nel corso della giornata, (per un bambino nato, per la mucca che stava male, per il primo giorno di scuola di Menek). E’ interessante osservare il modo di vivere di un tempo e mettendolo in paragone con quello di oggi notare le differenze. Tecnicamente interessante nel suo concepimento, si potevano tranquillamente tagliare almeno venti minuti di girato. Si fa un po’ fatica ad arrivare in fondo.